
Vilminore, Bueggio, Pianezza
La Parrocchia di Vilminole è la più antica della Valle di Scalve.
Orari messe Vilminore, Bueggio, Pianezza
Feriale | Prefestiva | Festiva |
---|---|---|
9.00 Vilminore Lunedì, martedì, giovedì e venerdì 17.00 Bueggio Mercoledì* 17.00 Vilminore Mercoledì * *Tutte le messe di Luglio e agosto passano alle 20.00 al cimitero |
17.00 Pianezza 18.00 Vilminore |
10.30 Vilminore 17.00 Bueggio (ottobre - aprile) 18.00 Bueggio (maggio - settembre) 18.30 Vilminore (luglio - agosto) |
Feste patronali

S. Pietro Apostolo
(si festeggia la domenica più vicina)

S. Maria Assunta

San Lorenzo Martire

San Gottardo V.
(si festeggia la domenica più vicina)

Nostra Signora del Sacro Cuore

Anniversario Madonna Pellegrina
L'ufficio dei defunti
L’Ufficio dei Morti è una celebrazione che avviene annualmente nella Chiesa di Vilminore per ricordare tutti i defunti della Valle.
La tradizione vuole che il mercoledì di metà Quaresima, a partire dal 1621, tutti i fedeli della Valle si incontrino proprio nella chiesa del paese per ricordare i propri morti. A quell’epoca anche i paesi di Lizzola, Valbondione e Fiumenero, che si trovano oltre il Passo della Manina facevano parte della Valle di Scalve.
La tradizione quindi riguarda anche loro: alla fine dell’inverno (quindi pressappoco a metà Quaresima) tutti portavano i propri cari, morti durante l’inverno, nella Chiesa di Vilminore per la sepoltura. Secondo il racconto che viene tramandato infatti, durante l’inverno era impossibile tumulare i morti o portarli alla chiesa per le esequie, a motivo del freddo e della neve, visto che la Pieve, cioè il luogo in cui, sin dal Medioevo, venivano celebrati battesimi e funerali era distante da queste comunità. I defunti venivano quindi tenuti nelle soffitte per il tempo necessario a far sciogliere la neve e solo a metà Quaresima, quando la neve (anche quella del Passo della Manina) ormai lasciava spazio alla primavera venivano portati nella chiesa di Vilminore per la celebrazione solenne e la sepoltura. A questa giornata era legata anche la “fiera” come occasione di scambio dei prodotti della terra e di incontro tra le comunità.
